17 obbiettivi da raggiungere entro il 2030, 18 artisti internazionali chiamati a raccolta in una Torina, prima città ambasciatrice dei Global Goals delle Nazioni Unite
TOward 2030. Torino verso il 2030. Il capoluogo piemontese corre deciso verso il 2030 – la data ultima individuata dall’Onu per trasformare il pianeta in un luogo più sostenibile – e diventa la prima città al mondo ambasciatrice dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, SDGs). Partendo dalla riuscita esperienza del Calendario 2018, la Città di Torino e Lavazza con questo progetto hanno promosso congiuntamente un percorso artistico di diffusione dei messaggi rappresentati dai 17 Global Goals delle Nazioni Unite attraverso un linguaggio trasversale e immediato come la Street Art.
Il documentario “Street Art for Sustainable Development” realizzato tra il 2019 e il 2020 racconto l’evoluzione e la realizzazione del progetto, con riprese e interviste ai 18 artisti nazionali ed internazionali che hanno declinato i goals sui muri della città. Fotografa di eccezione del progetto e all’interno del documentario, Martha Cooper, che ha raccontato la sua esperienza come fotografa di street art dando risalto all’importanza dei temi trattati.
Un progetto, un libro, un documentario
Il progetto TOward2030 mi ha visto lavorare al fianco di artisti internazionali e una fotografa incredibile, Martha Cooper, che ha firmato insieme a me e al mio collega Elis Karakaci il catalogo edito Feltrinelli. Scatti che hanno raccontato un progetto ad ampio respiro, che ha visto l’arte incontrare la sostenibilità, diventarne ambasciatrice. Ed è stato incedibile personalmente condivdere questo progetto vedendo i muri della città di Torino prendere vita, iniziare a comunicare qualcosa. Come lo slogan scelto da Lavazza per questo progetto “What are you doing?“, tu cosa stai facendo per vivere in un mondo più sostenibile?
Attraverso il documentario l’intenzione è stata quella non solo di raccontare il progetto TOward2030, ma anche come l’arte e in particolare la Street Art possano essere un canale di diffusione importante. Un movimento che ha vissuto un’evoluzione incredibile negli ultimi decenni, da arte illegale a quella che oggi è considerata una espressione artistica voluta e ricercata nelle città di tutto il mondo.
Questa avventura ha inoltre avuto l’appoggio di un partner di eccezione, l’Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ASVIS, che ha contribuito alla realizzazione del documentario.
“Non è che un libro o un dipinto in sé può fare qualcosa. Ma la lettura e l’arte possono aprire le menti, e una mente aperta tende a vivere in maniera migliore”.
La selezione dei muri che faranno parte del percorso TOward 2030. What Are You Doing? e la selezione degli artisti Nazionali e Internazionali è stato affidato ad un Comitato Selezionatore composto dall’allora portavoce di Asvis, Enrico Giovannini – ora ministro sotto il governo Draghi, da Francesca Lavazza, dal Direttore creativo dell’Agenzia Armando Testa Michele Mariani e dal professore Roberto Mastroianni.
Gli Artisti
Numerosi gli street artist che hanno aderito al progetto: da Hula ad Ernest Zacharevic, l’artista romano Gomez che ha realizzato una gigantesca rosa bianca declinando il Goal 3, Good Health e omoggiando l’artista De André; l’iconica balena di rifiuti realizzata da Mr. Fijodor, le geometrie del collettivo Truly; la meravigliosa gigantesca Christine de Pizan, realizzata da Camilla Falsini ricordando la famosa mecenate vissuta nel quattordicesimo secolo e oggi ambasciatrice del goal 5 sulla parità di genere. Senza dimenticare Zed1 che ha lavorato sul primo goal, che vuole combattere la povertà; la donna impegnata nella lettura realizzata da Vesod; l’artista spagnolo Gerada che ha lavorato declinando l’importanza dell’energia rinnovabile; le gigantesce farfalle di Mantra, artista francese che ha lavorato sul goal 13; la balena che nuota di Luis Masai. Senza dimenticare Hitnes, che ha regalato alla città l’opera che declina il rispetto della vita sulla terra; i Monkeys Evolution che hanno lavorato sull’importanza della cooperazione per raggiungere i goals dell’Agenda 2030; Ufo Cinque e la sua città sostenibile; il fenicottero rosa nel pieno centro della città dell’artista Oko.